Sciopero Tlc il 6 giugno contro un modello sbagliato

"A rischio oltre 20mila posti nel solo perimetro delle Telco"

 

Manifestazione Nazionale a Roma in piazza Santi Apostoli, Ore 10.30

 

Conferenza stampa alla Camera sullo sciopero

(ANSA) - ROMA, 30 MAG - "Contro un modello industriale sbagliato, la miopia delle aziende e l'assenza di lungimiranza dei governi verso questo settore fortemente strategico". Così Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil confermano lo sciopero del 6 giugno nel settore delle telecomunicazioni durante una conferenza stampa alla Camera dei deputati. "Sono a rischio reale oltre 20mila posti di lavoro diretti nel solo perimetro delle Telco", avvertono i sindacati, sottolineando come il settore sia stato caratterizzato "negli ultimi 15 anni dal continuo ricorso ad ammortizzatori sociali, esodi incentivati, tagli nella contrattazione aziendale, perdite di professionalità importanti e blocco pressoché totale del ricambio generazionale". I sindacati denunciano come "la ricetta messa in campo dalle principali Telco, per gestire gli effetti di un mercato deregolamentato, è quella di dividere l'industria, le infrastrutture di rete, dai servizi. Una impostazione miope che impoverirà ancor di più il settore, trasformando aziende leader del comparto Tlc a meri rivenditori di servizi, i cui azionisti di riferimento non sono neanche italiani". Per i sindacati "le istituzioni non stanno svolgendo alcun ruolo regolatorio, nessun intervento strutturale" e "da mesi va avanti un surreale tavolo tecnico presso il Mimit nel quale è completamente assente la voce dei rappresentanti dei lavoratori". "È giunto il tempo di contrastare, con forza, una deriva che rischia di affossare il comparto, con un percorso di mobilitazione che interessi tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore", annunciano. (ANSA)

Roma, 1 giu. - "Difendere oltre 20 mila posti di lavoro e rimettere le telecomunicazioni al centro della transizione digitale del Paese". Queste le rivendicazioni dello sciopero dell'intero settore delle TLC proclamato da Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil per martedì 6 giugno 2023. In occasione della giornata di mobilitazione, i sindacati di categoria hanno indetto per il 6 giugno una manifestazione nazionale a Roma, in piazza Santi Apostoli, dalle ore 10.30, per esprimere la "netta contrarietà ai piani di scorporo di industria e servizi delle principali telco; alle drammatiche ricadute occupazionali che ne conseguirebbero; ai ritardi allarmanti sugli obiettivi fissati dal PNRR per banda ultralarga e reti 5G; al conseguente digital divide a cui sarebbe condannato il Paese; alle minacce di dumping contrattuale delle aziende di customer service in outsourcing, ossia i reiterati tentativi di fuoriuscire dal contratto collettivo nazionale delle TLC per comprimere salari e diritti".